il Giappone in Italia


Lezione 4.2

Eccoci alla tanto agognata lezione 4.2! Cliccando sulla foto si materializzerà davanti a voi la lezione a colori. Se preferite il B/N continuata a scorrere la pagina e godetevi la lezione old style. A voi!

Fa parte della lezione anche la seguente tabella che vi invitiamo a scaricare e studiare:

Copia di tabella contatori.xls (38912)

Lezione 4

 

Ohayou gozaimasu! Kyou ha nannin iru? Hee.. hitori dake?! Minna doko?

おはようございます!今日は何人いる?へ、一人だけ?!みんな何所?

Buongiorno! Oggi quanti siete? Eeh.. solo uno?! Dove sono tutti?

 

Va beh, visto che gli studenti tardano faccio un attimo una commissione che non ho fatto stamattina

otearai ni itte kuru

お手洗いに行って来る

vado (e torno) in bagno (te=mano, arai da arau=lavare. Letteralmente lavaggio-mani, un modo carino per dire er cesso)

 

Ok, ora che ci siamo tutti (ma come?! Se n'è andato anche quell'unico studente!) possiamo cominciare la lezione.

Oggi non sto a spiegarvi la frase sopra perché le uniche parti che potete non sapere sono oggetto della lezione che ci stiamo appropinquando a fare (e dato che word non mi sottolinea appropinquando vuol dire che esiste come parola, incredibile! Pensavo di averla inventata io).

Ci approcciamo adesso ai contatori, detti anche classificatori.

 

Col mio innominabile predecessore avete studiato i numeri, quindi penserete di saper contare e poter indicare quantità con la facilità con cui fate scrocchiare le ossa dell'alluce (che volete? A me riesce facile!).

Vi svelo un triste segreto: nelle conversazioni reali i numeri da soli vi servono a poco e niente, potrete giusto fare un countdown se state per partire per la luna o contare in maniera astratta.

I numeri in giapponese DOVETE accompagnarli ad una particella diversa per ogni categoria di oggetti (o esseri viventi) che contate. Si mettono dopo il numero e, come se non bastasse il fatto che ce li dobbiamo ricordare, alcuni cambiano proprio la lettura del numero! O raddoppiando o modificando una lettera oppure direttamente la lettura del numero. Ne è un esempio hitori, che se fosse regolare verrebbe letto ichinin, cioè 1 più il contatore per le persone nin. Invece ichi viene scambiato con la lettura kun* di ichi che è hito e nin diventa ri. Per fortuna le irregolarità così stronze non sono tante e basta ricordarsele, mentre le altre piccole irregolarità sono confinate all'interno dei primi dieci numeri oppure si ripetono di decina in decina (talvolta anche il 100 è irregolare). Vi allego a questa lezione una tabella con tutti i contatori che ricordo. STUDIATEVELA! Non vi è altra via. Almeno quelli evidenziati in giallo che sono i più usati!

*per chi non sapesse cosa diamine sia la lettura kun eccovi una piccola spiegazione.

Praticamente ogni kanji in giapponese ha almeno 2 letture possibili (per quelli che ne hanno più di 2 ho solo una spiegazione: maledetti kanji!!!!). Saprete anche voi che i kanji sono di origine cinese, se non dico una cavolata Kan era il nome di una dinastia di imperatori cinese e ji significa tratto. Quindi i giapponesi rubarono i kanji ai Kan e oltre a tenere la lettura cinese (giapponesizzandola un po' ) ne aggiunsero una giapponese. Le due letture sono rispettivamente hon-yomi e kun-yomi (dal verbo yomu=leggere).

In linea di massima usano la kun-yomi quando il kanji è solo in una parola composta con i kana (talvolta anche quando è il primo di una parola composta da più kanji), mentre la hon-yomi quando fa parte di una parola composta da più kanji e per buona parte dei numeri.

Se ai contatori temporali (tipo giorni, mesi ecc.) ci aggiungete kan essi assumono significato di durata. Esempi:

sanji kan = (per) 3 ore

2nen kan = (per) 2 anni

 

Per trasformare i numeri cardinali in numeri ordinali si mette dai davanti. Quindi per esempio primo si dirà dai ichi (ban) e secondo dai ni (ban) ecc.

Bene! Avete studiato i contatori? Sapete a menadito tutti quelli evidenziati in giallo almeno? Bravissimi! Ora posso anche dirvi che esiste un contatore universale che potete usare quando siete in difficoltà e quando non esiste un contatore specifico per l'oggetto del conteggiamento (cacchio, conteggiamento me lo segna come errore, ma ci siamo capiti)

il contatore in questione è tsu, ma usatelo solo quando non avrete scelta altrimenti finirete per usare solo questo! E va coniugato così:

hitotsu, futatsu, mitsu, yotsu, itsutsu, mutsu, nanatsu, yatsu, kokonotsu, too.


Nonostante usino molto spesso i numeri arabi è bene conoscere anche gli ideogrammi

 

Dato che questa lezione sembra corta (sembra!) ci faccio una giuntina, un aiuto più per la lingua parlata che per la scritta. Ed è la spiegazione di una parolina strana, che chi ha familiarità con anime e drama in lingua originale avrà sicuramente sentito: tte

Non è neanche una parola, è una storpiatura che ha sempre a che fare col dire od aver detto qualcosa. Quindi per spiegar meglio farò qualche esempio.

 

Nanda tte? = nanto iimashita? = cosa hai\ha\abbiamo\hanno\avete detto?

tte iu ka =  cioè (intercalare)

sou da tte ba! = sou da to iutta no yo! = ti ho detto che è così! (naruto usa da tte ba yo come suo tormentone)

 

Comunque non voglio mica che sappiate usarlo, mi basta che sappiate riconoscerlo quando lo sentite.

Molte volte per colpa di una parolina stupida si rischia di perdere tutto il significato di una frase. Il mio consiglio in generale nel parlato è: non soffermatevi mai su una parola che non capite, perché rischiate di perdervi le 10 parole che la seguono e sarà peggio! Cercate di capire il senso della frase, se non la capite vuol dire che quella parola che non avevate capito era importantissima ed allora siete fregati! Dovete fermare l'interlocutore e chiedergli di spiegarvela. Ma in genere o ci arriverete per deduzione oppure era una parola non così influente nella frase.

Jaa, kyou no jugyou no obenkyou ganbatte kudasai! Oboenikui desu kara!

じゃあ、今日の授業のお勉強がんばってください!覚えにくいですから!

Allora, impegnatevi nello studio della lezione di oggi! Perchè è difficile da ricordare!

 

nota:  

Oboeru = ricordare

quando voglio facile da o difficile da aggiungo alla radice del verbo (masu-kei senza -masu) yasui per facile e nikui per difficile. Per esempio Flavio è minikui, difficile da guardare, quindi brutto! Oppure io sono ai shiyasui, facile da amare!

 

Mata ne

またね

alla prossima

がんばれ!!!!