il Giappone in Italia


Il Senza Volto

Il Senza Volto, o Nopperabou, può apparire alle persone normali sembrando uno come tanti, ma il suo volto non ha naso, occhi, ciglia, nulla. Soltanto la pelle.

Appare di notte alle persone che parlano di lui, spaventandole. E questa è la sua priorità, specie se le persone in questione si trovano in zone desolate.

E' una figura leggendaria del Giappone e ha dato luce a diverse storie, come quella di Lafcadio Hearn, americano, che racconta di un incontro con una persona senza volto e col mantello dal nome Mujina, anch'essa una figura tradizionale, di un essere che può trasformarsi in qualsiasi cosa.

Questo ha provocato confusione negli anni, tanto che alcuni confondono Mujina con la figura senza volto della tradizione giapponese.

Nopperabou è invece un essere umano. Si narra che un pescatore andò a pescare carpe in uno stagno, a Kyoto, ma in un luogo sacro, e che ne era a conoscenza, anche per le raccomandazioni a non andare da parte della moglie, che caddero nel vuoto e non lo fecero desistere.

Incontrò sul posto una donna piacente che lo supplicò di non pescare in quello stagno. Il pescatore la ignorò e lei allora si tolse la faccia, tirandola via, e lui terrorizzato scappò via verso casa.

Finalmente intravvide una figura di donna, riconoscendo la moglie, ma quando si avvicinò lei tirò via la faccia e rimase senza volto.

La storia di Hearn invece narra di un uomo che percorreva la strada di Akasaka durante il periodo Edo.

Si imbattè in una donna sola che piangeva. Cercò di consolarla, ma quando cercò di vedere il suo volto, si rese conto che non aveva volto e rimase terrorizzato.

Scappò via raggiungendo poi un venditore di soba. Cercò di rilassarsi e raccontò la storia al venditore che tolse via la faccia mostranodosi come Nopperabou, il senza volto.

Altre storie sono legate a questa figura leggendaria e troviamo diversi riferimenti, come quello ne La città Incantata di Miyazaki: